Descrizione
“NEAPOLITAN POWER – DALLE ORIGINI AL FUTURO”
Il 29 dicembre al PalaVesuvio il grande concerto inaugurale del Capodanno a Napoli
Tra i protagonisti della serata-tributo a James Senese e a Peppe Vessicchio: Eugenio Bennato, Tony Esposito, Pietro Santangelo, Teresa De Sio, Raiz e tanti altri
Servizio navetta gratuito per un evento ancora più accessibile
Il Capodanno a Napoli si inaugura al ritmo di una delle stagioni più rivoluzionarie della musica italiana. Lunedì 29 dicembre, a partire dalle ore 20:00, il PalaVesuvio di Ponticelli ospita “Neapolitan Power – Dalle origini al futuro”, un concerto che si configura come un’importante occasione di riflessione e celebrazione.
Lo spettacolo, che fa parte del cartellone di eventi natalizi promossi e finanziati dal Comune di Napoli, offre una panoramica completa sull’eredità del Neapolitan Power, un movimento che ha definito in modo inconfondibile l’identità musicale di Napoli e che, a distanza di decenni, continua a influenzare la scena contemporanea.
Lo spettacolo, che fa parte del cartellone di eventi natalizi promossi e finanziati dal Comune di Napoli, offre una panoramica completa sull’eredità del Neapolitan Power, un movimento che ha definito in modo inconfondibile l’identità musicale di Napoli e che, a distanza di decenni, continua a influenzare la scena contemporanea.
L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti: apertura cancelli alle ore 19:00. Per garantire una maggiore accessibilità all’evento, il Comune di Napoli ha anche attivato un servizio navetta A/R gratuito (fino al raggiungimento della capienza massima consentita), con partenza alle ore 18:00 da Piazza Museo e da Piazza Borsa. Per chi, invece, preferisse raggiungere il PalaVesuvio in auto, i parcheggi disponibili in zona si trovano in via Califano, via Malibran, via Fausto Coppi e via Argine (lato Circumvesuviana).
“‘Neapolitan Power – Dalle origini al futuro’ – dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – non è un semplice concerto di apertura del Capodanno a Napoli. È una dichiarazione di metodo e di visione. È l’affermazione, netta e consapevole, che la cultura musicale della città non appartiene al passato, ma costituisce un’infrastruttura viva del presente e una risorsa strategica per il futuro. Scegliere il Neapolitan Power significa riconoscere una stagione che ha cambiato in profondità il modo di pensare la musica napoletana. Non folklore, ma ricerca. Non chiusura identitaria, ma apertura radicale. Non ripetizione, ma invenzione. Un movimento capace di tenere insieme radici popolari, sperimentazione sonora, conflitto sociale e visione internazionale. In questo senso, il tributo a James Senese e a Peppe Vessicchio assume un valore che va oltre l’omaggio. È il riconoscimento pubblico di una genealogia culturale che ha reso Napoli un laboratorio musicale anticipatore. La scelta del PalaVesuvio, l’ingresso gratuito, il servizio navetta, l’attenzione all’accessibilità non sono elementi logistici neutri ma sono parte integrante di una strategia che considera la cultura un diritto e non un privilegio, uno spazio di partecipazione reale e non una vetrina per pochi. Portare un evento di questa portata a Ponticelli significa riconoscere che la geografia culturale della città non può più essere concentrica, ma diffusa, inclusiva, policentrica. Questo evento riafferma il ruolo della musica come politica pubblica. Capace di produrre senso, identità, economia culturale, formazione del pubblico. Napoli non si limita a celebrare ciò che è stata, ma mette in scena ciò che è e ciò che può diventare. Un luogo in cui la musica non accompagna il cambiamento, ma lo anticipa”.
Sull’onda del successo del live dei Kokoroko dello scorso 18 dicembre alla Rotonda Diaz, quindi, arriva il secondo appuntamento selezionato attraverso la manifestazione d’interesse per la programmazione del Natale 2025 di Napoli Città della Musica.
“Con il concerto di lunedì 29 dicembre – osserva Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo – inizia la quattro giorni di festa del Capodanno di Napoli Città della Musica. Si parte nel nome del grande James Senese e del Neapolitan Power, ma soprattutto si punta a declinare la nostra tradizione musicale attraverso la contaminazione tra le giovani generazioni e i grandi maestri. Il tutto per una città sempre più policentrica, al PalaVesuvio di Ponticelli: sono soprattutto queste le azioni che caratterizzano il percorso dell’industria culturale a Napoli”.
La serata, presentata dalla giornalista e conduttrice Mariasilvia Malvone, è un tributo al maestro James Senese, uno dei fondatori della Neapolitan Power, ed è diretta artisticamente da Eugenio Bennato, altro pilastro del movimento. L’intento è quello di costruire un ponte tra le generazioni che hanno creato il Neapolitan Power e quelle che oggi ne raccolgono l’eredità, reinterpretandola con linguaggi contemporanei e nuove sensibilità artistiche. Non solo un concerto, quindi, ma un’esperienza culturale completa, che attraverso la musica e il racconto storico intende riaffermare il ruolo di Napoli come centro pulsante di innovazione creativa.
L’evento è concepito come un percorso artistico strutturato per quadri successivi, pensato per accompagnare il pubblico lungo una narrazione musicale coerente e progressiva. L’apertura, affidata all’ensemble Parthenope per un omaggio al maestro Peppe Vessicchio, introduce i temi fondanti della tradizione musicale partenopea e il valore della scrittura e dell’arrangiamento, per poi lasciare spazio a una sezione centrale dedicata al Neapolitan Power nella sua espressione più identitaria, attraverso il repertorio e l’eredità dei Napoli Centrale.
Il programma prosegue con un momento affidato a Eugenio Bennato, in cui la musica partenopea si apre al dialogo con altre culture, fino a culminare in un finale corale che riunisce artisti di diverse generazioni: Tony Esposito, Teresa De Sio, Fabiana Martone, Raiz, Gabriele Esposito, Dario Sansone, Roberto Colella, Tommaso Primo, Mauro Gioia, Gianni Lamagna, Simona Boo e Napoleone, diretti da Ernesto Nobili.
Il programma prosegue con un momento affidato a Eugenio Bennato, in cui la musica partenopea si apre al dialogo con altre culture, fino a culminare in un finale corale che riunisce artisti di diverse generazioni: Tony Esposito, Teresa De Sio, Fabiana Martone, Raiz, Gabriele Esposito, Dario Sansone, Roberto Colella, Tommaso Primo, Mauro Gioia, Gianni Lamagna, Simona Boo e Napoleone, diretti da Ernesto Nobili.
PROGRAMMA
Ore 20:10 – Ensemble Parthenope - Omaggio a Peppe Vessicchio
L’apertura della serata è affidata all’ensemble Parthenope con l’esecuzione di due brani entrati nell’immaginario collettivo: Malafemmena di Antonio De Curtis e Una lunga storia d’amore, nell’iconico arrangiamento firmato proprio dal maestro Vessicchio per Gino Paoli. A dare corpo alla proposta, un’orchestra di sette elementi — quintetto d’archi, voce e direttore — per un’esecuzione pensata per restituire tutta la forza emotiva di queste pagine senza tempo.
Ore 20:30 – Pietro Santangelo Quintet - Omaggio a James Senese e ai Napoli Centrale
Un tributo a James Senese, figura fondativa del Neapolitan Power, affidato a Pietro Santangelo, tra i più apprezzati sassofonisti della scena napoletana contemporanea, noto per la sua collaborazione nei progetti Nuova Napoli e Bar Mediterraneo dei Nu Genea. Sul palco il Pietro Santangelo Quintet, con un repertorio che reinterpreta alcuni tra i brani più rappresentativi dei Napoli Centrale: “È ’na bella jurnata”, “Zitte! Sta venenn’ ’o mammone”, “Viecchie, mugliere, muorte e criaturi”, “Campagna”, “’O nemico mio”, “Habanera”, “Qualcosa ca nun more” e “Nun song’ na vacca”. A introdurre l’esibizione, una sezione dedicata con contributi audio e un reading sulla carriera di Senese offre al pubblico una cornice storica ed emotiva, preparando l’ascolto del concerto dal vivo.
Ore 21:00 – Eugenio Bennato
Tra i fondatori del movimento, Eugenio Bennato porta in scena un concerto dedicato all’evoluzione del Neapolitan Power e al suo dialogo con le culture del Mediterraneo. Accanto a lui, tre artiste straordinarie come la cantante Yuliana Pylypiuk e la pianista Tetyana Sapeshko, entrambe di origine ucraina, e la violinista russa Natalia Shestakova, in una performance dal forte valore simbolico che afferma la musica come linguaggio universale di pace e fratellanza. Il set include brani originali e rielaborazioni che intrecciano tradizione popolare, ritmi etnici e nuove sonorità world, in un crescendo di contaminazioni culturali.
Ore 22:30 – Neapolitan Power - Special Session
Un concerto corale e intergenerazionale che ripercorre i brani più iconici del periodo, in cui si alternano protagonisti storici e nuovi volti della scena napoletana. Sul palco: Tony Esposito, Teresa De Sio, Fabiana Martone (voce dei Nu Genea), Raiz (Almamegretta), Gabriele Esposito, Dario Sansone, Roberto Colella (La Maschera), Tommaso Primo, Mauro Gioia, Gianni Lamagna (storico componente della Nuova Compagnia di Canto Popolare), Simona Boo e Napoleone. Un laboratorio di memoria e innovazione, dove la forza propulsiva di una stagione straordinaria della musica napoletana torna a vibrare nel presente, proiettando nel futuro l’energia e l’identità di un popolo che continua a fare della musica la sua lingua universale.